lunedì 27 maggio 2019

ARCANEWS Blog N.363 del 27/05/2019
Resp. L. Cappellini

Editoriale

A CURA DI: L. Cappellini

Carissimi amici e lettori di Arca news, anche questa settimana versione ridottissima del nostro giornalino ma con notizie importanti. Clamoroso ad Arluno! I 2006 vincono la semifinale con la Lombardia Uno e vanno in finale mentre all'Aprile 81 i nostri 2007 perdono la semifinale e poi conquistano il terzo posto.

Per la rubrica "Non di solo calcio" questa settimana si parla dell'Open Days dell'Arca. Che cosa dici? Non c'eri? Cosa aspetti! Prendi per la manina i tuoi figli, i tuoi nipotini o tuoi piccoli amici o  chi vuoi tu e corri al Colombo Domenica Prossima 2 giugno alle ore 16.00 perchè si replica l'Open Days e, ti assicuro, ne vale la pena!

Il direttore
Luca Cappellini


Esordienti '06

Torneo: Challenge Cup 2019 
SEMIFINALE: ARCA - LOMBARDIA UNO  2 - 1
MARCATORI ARCA: Bonsignorio (2)



Commento

Spes contra spem, la speranza contro ogni speranza. Siamo andati a giocare il torneo di Arluno quasi con l’unico obiettivo in partenza di limitare i danni nelle tre partite del girone preliminare, da utilizzare come banco di prova per i primi esperimenti di gioco a 11. Il pensiero di giocare una semifinale e magari di vincerla, soprattutto con compagini di blasone come la Lombardia Uno o l’Ausonia, presenti nell’altro girone, sembrava un completo azzardo. E invece domenica prossima i ragazzi si giocheranno la finalissima per il 1°-2° posto, guadagnata con merito proprio contro la Lombardia Uno buttando dentro, nei quaranta minuti della partita di ieri, tutto: voglia, intensità, rabbia, attaccamento, appartenenza. In due parole: Cuore Arca.

La sconfitta nell’ultima partita del girone preliminare contro il Bienate, incassata già con la certezza di avere passato il turno, sembrava averci posto, regolamento alla mano, al secondo posto in classifica. Ci settiamo quindi per incontrare il San Giuseppe Arese, che ha chiuso a sorpresa al primo posto nell’altro girone sopravanzando la Lombardia Uno e mandando a casa l’Ausonia. Prima sorpresa: gli organizzatori hanno evidentemente modificato qualcosa perché è la differenza reti, e non più lo scontro diretto, il primo discrimine in caso di parità di punti. Siamo quindi primi in classifica, avendo un +2 contro uno 0 del Bienate, e ci tocca quindi in semifinale la Lombardia Uno. Il primo lavoro da fare per i mister durante la settimana che precede l’incontro è di natura strettamente psicologica e motivazionale. È noto infatti il complesso di inferiorità dei nostri ragazzi quando si tratta di incontrare squadre di un certo nome come Alcione, Accademia Inter o, appunto, Lombardia Uno: la frase che ricorre sempre in questi casi è “sono più forti, ce ne danno quattro”. Ma già nello spogliatoio, poco prima dell’inizio della partita, mister Walter dà un segnale ben preciso a partire dalla scelta dell’undici titolare. Un po’ a sorpresa schiera Carlo Gallizia esterno basso a sinistra, lasciando in panchina uno dei tre centrali, per una sorta di 4-3-1-2 molto offensivo. Lo scopo è tenere alto il baricentro della squadra per non farsi schiacciare dagli avversari che cercheranno subito di imporre il loro giro-palla. Con Carlo e Paolo Roberti esterni arretrati ma molto di spinta e capitan Donelli e Neder Jouini centrali, solito centrocampo a tre con Riccardo Magliocca protetto dai due cursori Michele Guarinelli ed Enrico Falzone, Francesco Bonsignorio trequartista ad agire tra le linee ed Edoardo Bianchi e Giorgio Mazzucchi coppia di attacco, con Edo leggermente più arretrato.

La partenza è come ci si aspettava: la Lombardia Uno mena la danza con un giro-palla continuo, i nostri sembrano rinculare un po’ troppo (il portiere della Lombardia Uno per lunghi tratti è appostato quasi a centrocampo, quasi a dirigere da dietro l’intera manovra della squadra) ma sono compatti e aspettano il momento buono per venire fuori. Un paio di tiri da fuori degli avversari trovano Yosef Sharaf attento, un paio di sortite della Lombardia Uno soprattutto sulla fascia sinistra vengono tamponate in calcio d’angolo con qualche affanno. Ma i nostri sono micidiali e alla prima occasione vera passano. La ripartenza è da manuale ed è lo schema su cui i mister hanno battuto più degli altri durante la settimana: azione avversaria intercettata, Carletto che si allarga subito per ricevere palla e si fionda sulla fascia sinistra, palla in mezzo sul secondo palo dove come una furia arriva a rimorchio Franci Bonsi e in scivolata la butta dentro anticipando il portiere. Delirio sugli spalti del Comunale di Arluno dove i nostri commoventi tifosi, nettamente in maggioranza rispetto ai supporters della Lombardia Uno, non cessano un attimo di sostenere la squadra. Per i ragazzi è una sferzata di entusiasmo pazzesca, adesso ci credono veramente e prendono più coraggio; dall’altra parte la Lombardia Uno accusa il colpo e alcuni giocatori incominciano a farsi prendere dal nervosismo. Incominciano i primi battibecchi con l’arbitro per qualunque decisione presa a loro sfavore: sarà il leit-motiv soprattutto del secondo tempo. Il gol ha soprattutto caricato a molla Franci, che aveva in verità iniziato il match con il freno a mano molto tirato: la sua fisicità e le sue percussioni creano notevoli disagi agli avversari, costretti spesso a tirarlo giù senza troppi complimenti. Una certa proverbiale platealità nelle cadute da parte del nostro fa il resto: punizioni a favore concesse e avversari sempre più nervosi. Da un fallo su di lui al limite dell’area si crea un’ottima occasione per il calcio da fermo, l’esecuzione di Franci è buona ma il portiere si oppone con bravura. Il tempo termina con la Lombardia Uno a pressare, ma con i nostri a chiudere tutti gli spazi e a tenere la retroguardia avversaria sempre sul chi vive con pungenti ripartenze.  Mister Walter si guarda bene dall’apportare modifiche all’undici del primo tempo e si riparte gli stessi. Il secondo tempo sembra più equilibrato del primo: la Lombardia Uno ha un po’ abbassato il ritmo e i nostri giocano un po’ più alti. Il possesso palla rimane comunque a favore degli avversari e il nostro vantaggio rimane precario. Esce Giorgio Mazzucchi ed entra Jack Biasoli nello stesso ruolo. Forse sull’unica decisione sbagliata dell’arbitro, un calcio d’angolo assegnato alla Lombardia Uno anziché una rimessa dal fondo per noi nasce il pareggio: palla dentro, respinta corta dei nostri, palla di nuovo dentro sul secondo palo, nostra difesa ferma, tap-in avversario in rete. In altre occasioni la squadra avrebbe incominciato a sbandare e magari a rassegnarsi, ma questa volta si respira un’aria diversa, è una serata diversa, una serata da Cuore Arca. I ragazzi ci credono alla posta piena e si spingono in avanti. Su un calcio d’angolo per noi un batti-e-ribatti prolungato ci mette nelle condizioni di battere a rete ma non si concretizza nulla. Edo ha uno spiraglio per tirare in porta, ma la conclusione è debole e il portiere para facile. Entra Paolo Cotta e si dispone laterale destro basso, quello che è ormai il suo ruolo. Mancano ormai poco più di cinque minuti e si incomincia a pensare alla lotteria dei calci di rigore. Franci pressa un difensore avversario che scarica indietro al portiere; il nostro non si ferma e si butta a pressare anche il portiere che deve ribattere di piede ma perde tranquillità e praticamente cicca la palla; Franci è il più lesto ad impossessarsene ma è spalle alla porta e ora è lui pressato dal portiere; ha due scelte: darci di tacco, ma è rischioso, o provare a girarsi: mantiene la calma, difende palla e si gira infilando in rete. È l’apoteosi, in campo e in curva. Per la Lombardia Uno è una mazzata terribile; gli ultimi minuti si passano in apnea, con gli avversari che si rovesciano nella nostra metà campo, ma senza più lucidità. Al fischio finale è il delirio. Chi scrive segue questa squadra da quando i ragazzi avevano circa 8-9 anni: vederli festeggiare correndo sotto la tribuna dai tifosi è stata una delle immagini più belle. Perché, come ha scritto qualcuno, si può vincere e si può perdere, ma la cosa più importante è sempre “come”.

I singoli. In una serata così sono tutti da encomiare. Di Franci Bonsi si è detto già tutto: l’uomo-partita, ha letteralmente spaccato il match. Particolarmente positivi Giorgio, tatticamente intelligentissimo, ha sempre tenuto tutti i palloni che gli arrivavano permettendo alla squadra di salire; ed Enrico Falzone, impressionante il numero di palloni recuperati in mezzo al campo. Bravissimi anche gli altri: Yosef senza indecisioni, capitan Donelli e Neder puntuali e concentrati nelle chiusure; grande spinta a destra da Paolo Roberti e a sinistra da Carlo, che ha il merito con la sua discesa sulla fascia di propiziare il nostro primo gol; non è forse la partita ideale per Riki Magliocca, che però si cala nella lotta a metà campo con grande foga nonostante peraltro le condizioni fisiche non ottimali; sempre instancabile Miki Guarinelli a mordere le caviglie degli avversari; molto bene anche oggi Edo Bianchi. Jack e Paolo Cotta preziosi nei minuti che giocano nel secondo tempo; Emanuele Castelluzzo entra negli ultimissimi minuti per rinforzare la linea difensiva. E infine una menzione d’onore per Lorenzo Manzoni e Michele Silanos: la partita in bilico fino alla fine non fa propendere i mister per il loro utilizzo e non entrano quindi in campo, ma il sostegno ai compagni dalla panchina e l’entusiasmo con cui festeggiano la vittoria a fine partita rende anche loro a pieno titolo protagonisti di questa serata bellissima che, come ha sempre scritto qualcuno a proposito dei colori di questa società, rimane per sempre.
 
Dal nostro inviato
Daniele

Esordienti 2007

Torneo: Aprile 81
SEMIFINALE e FINALE 3° POSTO: 
MARCATORI ARCA: Guatri (4), Fossali

Commento
Abbiamo perso la semifinale ai calci di rigore dopo che la partita è finita 3 a 3. Doppietta di Guatri e goal di Fossali. Un vero peccato perchè chiudiammo il primo tempo in vantaggio 3 a 0, probabilmente il miglior primo tempo dell'anno. Poi un po' di sfortuna e di distrazione ci costano la rimonta degli avversari.

Finale per il terzo e quarto posto combattuta ma purtroppo persa 3 a 2. Anche questa volta doppietta di Guatri. In questo caso dopo lo svantaggio iniziale andiamo in vantaggio 2 a 1 e sembriamo padroni della partita. Un calcio di punizione dubbio ci costa il pareggio e in contropiede prendiamo il goal della sconfitta.

Dal nostro inviato
Stefano

Non di solo calcio

Squillino le trombe e rullino i tamburi! In un periodo di grosse rivoluzioni calcistiche; La Juve lascia Allegri e l'Inter prende Conte, Incredibile! L'Arca NON E' DA MENO e presenta all'Arca Days di Domenica mattina 26 maggio; il nuovo staff tecnico che allenerà i nostri ragazzi dai primi calci fino agli esordienti il prossimo anno. Il tutto è capitanato dal nostro grande amico, ex-giocatore ed ex-allenatore dell'Arca, Samuele Casadei.

Dopo due ore di dimostrazione calcistica sul campo, il dirigente sportivo Mauro Spadaro ha presentato il nuovo staff tecnico sottolineando quello che è anche scritto sul sito e cioè che l'Arca è un luogo in cui la mia persona si gioca e si gioca sul serio. Cioè tende e attende di essere felice, perchè ciascuno di noi deve avere il desiderio di essere felice.

Si è anche letto un cartellone in cui i nostri ragazzi della prima categoria, alcuni fanno parte dello staff presentato, dopo una partita di calcio giocando un bel campionato con l'obbiettivo sportivo di salire di categoria hanno dichiarato:

" ...Possiamo parlare di episodi, di situazioni, di pali colpiti dall’avversario o di palle inattive, ma ciò che resta non è nemmeno il risultato: é lo spirito Arca, l’atteggiamento Arca, l’essere semplicemente Arca che ti riempie. Ti soddisfa. Soddisfa tutti: da chi gioca sempre, a chi non gioca mai. Perché essere Arca non si può descrivere, è semplicemente qualcosa di unico, qualcosa che ti cambia, che ti segna. Che resta. Sia che vinci sia che perdi: la differenza la fa sempre il come. Quando uno ha il cuore Arca, non ha paura di niente ma è felice perché è all’Arca. Onore a noi, onore all’Arca. Che oggi sia per sempre. "                                                                                                                 
[I RAGAZZI DELLA PRIMA]
Per finire mi sono presentato anch'io come dirigente di questo settore che si prende la grossa responsabilita attraverso il momento di preghiera e la sua presenza in campo di rendere ancor più evidente tutto questo.

Allora? Che cosa dici? Non c'eri? Ti sei perso tutto questo? Cosa aspetti! Corri al Colombo Domenica Prossima 2 giugno alle ore 16.00 e porta qualche nuovo amico perchè si replica l'Open Days e, ti assicuro, ne vale la pena!

Dal vostro inviato
Luca Cappellini

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